Glasgow 2018, Cassani e Salvoldi analizzano il percorso dell’Europeo
Ricognizione sul circuito europeo per Davide Cassani e Dino Salvoldi. I due commissari tecnici delle nazionali maschili e femminili si sono recati ieri sul percorso dei Campionati Europei di Glasgow 2018 per cominciare a studiarne le caratteristiche, potendo così anche valutare al meglio le convocazioni per la rassegna che si terrà dal 5 al 12 agosto. Ancora non si conosce il chilometraggio definitivo della corsa, ma essendo un circuito c’è modo di poter iniziare lo studio del tracciato di 14,5 chilometri approvato dalla UEC che gli uomini dovranno affrontare 16 o 17 volte, mentre saranno 9 le tornate delle donne.
“È un circuito non pianeggiante come quello della passata edizione – commenta il CT Cassani – Ed è particolare perché la maggior parte si snoda in città con un tratto di pavè. Ci sono quattro strappetti di circa 250 metri, ma è indubbio che il circuito è per ruote veloci ed è tecnico proprio per la presenza di molte curve. È necessario valutare i programmi dei papabili azzurri, visto che il campionate cade proprio ad agosto”.
Il responsabile dell’area femminile conferma l’impressione del collega: “Un percorso tortuoso con tante curve e cittadino. La presenza di alcuni strappi di 250 metri, con un po’ di dislivello, non lo rende particolarmente impegnativo. Diventa impegnativo per la tortuosità data dalla presenza di curve. Il miglior modo per affrontarlo è correre davanti. Si, certo; è per ruote veloci. Penso ad alcune papabili azzurre adatte a questo percorso ma la concomitanza con il campionato europeo su pista, che è già una gara di qualificazione olimpica, è una vera anomalia e saremo costretti a fare delle scelte, dando, per alcune azzurre, la priorità alla pista”.
Ovviamente, è stato valutato anche il tracciato delle cronometro, non proprio uguale. Gli uomini avranno 45 chilometri da affrontare: “una crono abbastanza lunga – dice Cassani – con continui sali e scendi ed un leggero dislivello”. Caratteristiche sostanzialmente confermate anche per i 32 chilometri che dovranno affrontare anche le ragazze di Salvoldi: “È per specialisti puri. Visto la lunghezza del percorso e visto i continui sali e scendi, una volta usciti dalla città la strada diventa più ampia con poche curve. Ciò che rallenta il ritmo sono proprio i continui sali e scendi. L’arrivo poi è lo stesso della prova in linea”.
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